Cara Valentina,
A Bangkok, come sai, sono stata già due volte, e non mi aspettavo certo di rivederla così presto. La prima volta che visitai la capitale thailandese fu nel 2013 e mi spaventò a morte (a ragione), ma la seconda mi fece cambiare idea completamente. Una volta che riesci ad accettare gli odori, i rumori e la guida spericolata a sinistra è sorprendentemente piacevole. Proprio per questo amore-odio Bangkok era il luogo perfetto dove riprenderci dai giorni in Myanmar, un luogo conosciuto dove festeggiare l’inizio del nuovo anno.

Quando Michele mi disse che ci sarebbe stata la possibilità di trasferirci a Singapore me la immaginai una specie di Bangkok. Incasinata, piena di tuk tuk, ricchissima e poverissima, ma con una storia millenaria e allo stesso tempo piena di grattacieli. Buon cibo a poco prezzo, due aeroporti ben collegati, accoglienza e intrattenimento per tutti, dai centri commerciali super lusso ai baretti sempre aperti per backpacker. Non c’è da stupirsi se sia una delle destinazioni preferite dai freelance. Esattamente l’opposto di Singapore.
Wat Arun Kao San Road Palazzo Reale Wat Pho Giant Swing
La cosa che più di tutte speravo di poter ritrovare era un piccolo locale, poco fuori dalla zona turistica, dove avevo assaggiato la migliore cucina thailandese. Hemlock è un art gallery restaurant; la proprietaria, una splendida signora di mezza età, serve i tavoli e talvolta aiuta il marito in cucina. Qui il menù è un raccoglitore da ufficio con decine di pagine di cibo descritto in modo quasi poetico. Rispetto agli standard locali il prezzo è ben sopra la media – parlo di 5 euro a portata, ma si mangia sulla tovaglia di tessuto, cosa assai rara in tutto il sud est asiatico, non che sia indispensabile, ma è piacevole.
Fortunatamente dopo sei anni eccolo ancora qui, aperto e con lo stesso identico menù. Ti confesso che alla fine l’esplorazione della città è stata per lo più un contorno alle nostre cene fisse da Hemlock.
Bello il countdown di S. Silvestro in una piazza con migliaia di persone vestite di bianco in preghiera. Un evento davvero unico. Ma la cena? Memorabile il Massaman curry con carne di coccodrillo.

E che emozione l’incontro fortuito con Candy, una carissima amica taiwanese conosciuta tanti anni fa durante il mio Work-and-travel. Ma vogliamo parlare di quel mango sticky rice per merenda?
Mini guida SenzaRotelline
Cibo da non perdere
- Una cena da Hemlock (una si fa per dire), puoi aprire a caso il menù e andare alla cieca, qualunque cosa sarà deliziosa.
- Pad Thai per strada, il più buono si mangia sulle seggioline di plastica e rigorosamente con la forchetta.
- Mango sticky rice solo e soltanto da Joom Silom, una bancarella talmente famosa che è segnata su Google Maps.
- Se ti senti coraggiosa spiedini di insetti a Kao San Road.
Da vedere
- Wat Arun e la Ordination Hall.
- Wat Pho e il Buddha gigante.
- La Giant Swing.
- Il Grande Palazzo Reale (ricorda di andare con pantaloni lunghi e spalle coperte, altrimenti ti toccherà comprare da vestire a un prezzo esagerato).
- Il tempio sulla cima della Golden Mountain, la vista vale la sudata.
- Lumpini Park al tramonto.
Da fare (e non)
- Se puoi evita i tuk tuk di Bangkok, pericolosi come niente al mondo.
- Usa i traghetti per spostarti, quasi tutti i luoghi di interesse sono raggiungibili via fiume.
- Fai un giro sul cigno-pedalò al Lumpini Park al tramonto, mentre centinaia di signore fanno balli di gruppo al ritmo di musica dance.
- Mangia. Mangia di tutto.
- Se hai qualche giorno in più puoi andare a vedere i mercato galleggiante, il famoso mercato lungo la ferrovia o Ayutthaya.
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Anna