Viaggio a… Malacca

Cara Sina,
come stai? E’ da un po’ che non ci sentiamo, ma non lo dimenticherò mai il nostro incontro fortuito da Mr.Viradesa a Luang Prabang sei anni fa. Proprio lì, abbiamo capito che un cambio di programma, una apparente disavventura, talvolta, può portare a bellissimi ricordi.

Un pò quello che è successo a Gennaio scorso con Elisa: una visita a sorpresa, un imprevisto e qualche giorno a disposizione si sono ben presto trasformati in un viaggio memorabile.
Era una vita che non facendo un viaggio con una amica, e mai era capitata l’occasione con Elisa. In realtà io e lei abbiamo sempre avuto un problema geografico: siamo amiche che difficilmente si trovano nello stesso continente per un tempo ragionevole. Quindi quando una mattina di inizio anno mi sono trovata il messaggio:

Ciao. Mi piacerebbe fare un po’ di giorni da voi e poi aggiungere qualcos’altro… stavo in caso valutando di fare un viaggetto subito… tipo febbraio.

Ho immediatamente capito che non potevamo perderci questa occasione. Dopo diversi giorni di video call e messaggi avevamo scelto di scoprire le Filippine (terra sconosciuta per entrambe), ma a causa di sommosse politiche abbiamo optato per la più vicina e serena Malesia continentale. A distanza di sleeping bus – Cos’è uno spleeping bus? Una specie di vagone con cucciette ma su ruote, anche se il nostro era la versione viaggio-lungo-giornaliero, con i sedili non completamente reclinabili.

Pullman prenotato.
Ore di viaggio previste: quattro.
Reali: quasi sette.
Yesssss, ora si che riconosco la Mia Asia (semi cit.). Nulla a che vedere con la pulita e puntualissima Singapore.

Malacca è una ridente cittadina che affaccia sullo stretto omonimo, riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, con tanto di Hard Rock Cafe. E’ la capitale della regione (fantasiosamente) omonima, e luogo dell’antica residenza del Sultano locale. All’inizio del ‘500 venne colonizzata dai portoghesi e successivamente da olandesi e inglesi; la loro presenza ha visibilmente influenzato l’architettura locale.

Destinazione preferita dai Singaporiani come gita fuori porta, ha delle perle che la rendono davvero carina e ottima per un breve viaggio, e non solo per il costo della vita tipico del Sud Est Asiatico (leggi: basso).

Tra i luoghi di interesse c’è sicuramente Villa Sentosa. Tipica casa malesiana (oggi museo) di una famiglia benestante di inizio ‘900, con ancora foto di famiglia e tavola elegantemente apparecchiata. E’ stato emozionante visitare questa casa e scoprirne i segreti con la figlia dei proprietari originari.

Ci hanno anche scattato una foto sul trono che spetterebbe alle coppie sposate. Finalmente il giusto sigillo della nostra amicizia di lunga data.

Altra tappa del nostro tour: il palazzo del Sultano. La residenza è una replica fedele delle abitazioni del Sultano Mansur Shah, che governò dal 1458 al 1477. Il giardino è meraviglioso e anche la struttura merita una visita. Personalmente avrei evitato di usare così tanti manichini dalle espressioni ambigue, ma rendono il giro molto più divertente.

Una citazione la merita anche il Museo Upside Down. Una specie di casa sottosopra, che per la modica cifra di 22 ringgit malesi (4,75 euro) una persona addetta ti scatta foto con il tuo telefono mentre ti indica quando sorridere. Poi non ti resta che girarle di 180° e voilà:

Bella eh? Si sì però ecco non attraversare un quarto di mondo per venire a vedere solo questa cittadina. La Malesia rispetto agli altri stati dell’Indocina è sicuramente interessante, ma non mi ha lasciato senza parole come Vietnam o Cambogia.

PS. Ancora una cosa, forse nelle foto del museo sottosopra e in quella della chiesa avrai notato uno strano mezzo che in origine poteva essere una banale bicicletta a due ruote. Se vuoi vederla in azione segui il link e… goditi lo spettacolo del folklore malesiano!

A presto,
Anna