Un’esperienza indimenticabile

Caro Daliso,

è successo! Questo momento doveva capitare, lo sapevamo, ma ci eravamo convinti di avere la fortuna di vivere in un appartamento immunizzato da certi attacchi.

Credevamo (poveri illusi!!) che certe cose capitassero a tutti, ma non a noi. E ovviamente quando abbiamo abbassato la guardia, al rientro da una giornata in giro per la città stanchi e distrutti eccolo comparire sulla nostra cucina: un bel scarafaggio dalle lunghe antenne.

Talmente piccolo che probabilmente i singaporiani lo considerano un regolare coninquilino, ma per noi è diventata questione di Stato.

Tra i due, Michele per primo ha trovato il coraggio di mettere fine alla vicenda. Io ad essere sinceri non l’avevo nemmeno visto, il che mi fa pensare a cosa sarebbe successo andare a dormire senza ucciderlo. Brrr. Dopo una primo attacco andato a vuoto il secondo ha avuto l’esito desiderato (almeno da parte nostra).

Passato il momento adrenalinico è arrivata la ragione e di nuovo panico: da dove sarà entrato? Ce ne saranno altri? Dove ha camminato? Cosa devo decontaminare? Dopo 20 intensi minuti di riflessione totalmente a vuoto la stanchezza ha avuto la meglio, abbiamo spruzzato veleno in tutte le fessure e siamo andati a dormire e rimandato ogni ragionamento al mattino dopo.

Qui a Singapore gli scarafaggi sono un problema. In realtà lo sono in tutte le grandi metropoli (adorano vivere in centro). Ma qui a differenza di Roma o New York ci sono due elementi aggravanti: le temperature equatoriali e la vicinanza all’Australia, da dove provengono le peggiori specie. Passiamo da quelli piccoli e neri, classici per intercederci a quelli marroni volanti e grandi come il tuo dito indice e medio messi insieme.

Non ci si scappa, loro sono i padroni e noi gli ospiti, ma questo non ci impedisce di tentare di isolare i nostri spazi dai loro. Noi abbiamo chiuso ogni possibile entrata e posizionato le scatolette. Settimanalmente i parcheggi sotterranei e i giardini del nostro condominio vengono invasi da una nube di veleno. Inoltre per ridurre il rischio in casa la spazzatura viene gestita dal condominio, tramite un cassetto nel muro di ogni corridoio (in stile FRIENDS).

Nonostante la consapevolezza di questo problema, pare che i Singaporiani non seguano proprio tutte le accortezze necessarie. In certi quartieri abbiamo visto gente, parlo di centinaia di persone mangiare nelle aiuole lungo la strada, seduti per terra e lasciare avanzi e immondizia esattamente li. Abbiamo visto venditori ambulanti cucinare in condizioni indescrivibili e non fatemi parlare delle canalette dell’acqua aperte.

Quindi la domanda è: io che tengo una vaschetta con l’umido nel lavandino e la butto anche 2 volte al giorno, ho tutto sigillato e sotto al lavandino tengo solo il cestino per carta/plastica/lattine perché devo ritrovarmi uno scarafaggio in casa? Ci sono posti bene più invitanti di casa nostra. Che cavolo.

 

P.S. la foto non c’entra nulla, è un pezzo del nostro tappetto IKEA, con foglie di Monstera deliciosa che è di tenenza questa estate, un becero tentativo di fare più visualizzazioni. Dell’attacco non ci sono testimonianze, ho tentato di cercare qualche immagine di scarafaggi, ma nemmeno in foto li reggo.

 

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Anna