Caro Nicolò,
come sai viviamo ai confini di una riserva naturale (Bedok Reservoir) che consiste in un piccolo lago con un parco tutto intorno e siamo davvero orgogliosi di avere trovato casa vicino a questo polmone verde.
Nel parco c’è sempre molta gente: il mattino ci sono decine di gruppi che fanno Tai chi e ragazzini delle scuole che passano l’ora di educazione fisica facendo canoa o caccia al tesoro tra gli alberi. La sera invece ci sono persone che si allenano e corrono, infatti solo verso le 23.00 la temperatura raggiunge i rinfrescanti 28 gradi.
Ma tralasciamo la noia dei salutisti e parliamo di cose serie. Durante il giorno in quelle ore centrali torride e invivibili il parco si popola di una speciale categoria di popolazione: uomini over 60 che se ne stanno sotto gli alberi con le loro seggioline di plastica a… non fare nulla. O così mi sembrava.
Inoltre avevo notato un centinaio di pali alti almeno 6 metri piantati in un prato, di cui non ne capivo la funzionalità. Il mistero si infittiva.
Ma come tutti i grandi misteri nel 2018 basta scrivere tre parole chiave su Google e una risposta si trovare sempre.
Così ho scoperto che è una antica tradizione di Singapore che uomini appassionati di uccelli si ritrovino in zone appositamente adibite per mettere in mostra i propri volatili. Inoltre questa esposizione non riguarda solo gli uccelli, ma anche le gabbie, antiche ed elaborate. Ecco spiegati i pali.

Attendendo qualche minuto ho potuto capire quel che succede: uomini in motorino e con una grande gabbia sul porta pacchi raggiungono il parco, agganciano il loro prezioso amico volatile su un palo libero e alla base lasciano una giacca o altro per segnalare la proprietà. Poi prendono una delle seggioline di plastica e si mettono all’ombra insieme agli altri.
Naturalmente questo raggruppamento di uccelli, tutti rigorosamente canterini genera un sottofondo musicale che pare sia molto apprezzato da tutti, infatti il parco giochi e la zona attrezzi sono a pochi metri di distanza dai pali. Studiando un pò ho scoperto che c’è anche altro dietro a questa fiera di pennuti.
Non è solo una questione di portare avanti una tradizione, ma è soprattutto un modo per mettersi in mostra. Certi uccelli possono valere una vera fortuna e ci sono diversi concorsi in cui farli competere, con premi da migliaia di dollari. In questo modo si studiano gli avversari e si famigliarizza con i proprietari.
Poi secondo me anche qui le mogli di questi uomini in pensione preferiscono buttarli fuori qualche ora. Questa è una specie di versione orientale di una osteria veneta, dove ci si ritrova in pantaloncini e canotta a fumare sigarette e bere kopi (caffè lungo con latte condensato). Sul contenuto delle conversazioni non posso darti dati certi, ma secondo me parlavano di calcio.
Come ti dicevo il cinguettio di decine di uccelli di sottofondo piace davvero moltissimo ai singaporiani. A me non entusiasma così tanto, mi da la sensazione di avere uno stormo sulla testa, ma giudica tu stesso con questo video che ho fatto durante un giro in bici.
Nella prossima Travel Letter vi parlerò di un’altra particolarità di Singapore, ma questa volta legata al cibo di strada. Ci risentiamo lunedì mattina alla solita ora 😉
Travel with us,
Anna
Fonte: The Lion Raw